Fish and Chips
È un piatto molto semplice: si tratta infatti di filetto di pesce bianco fritto accompagnato da patatine anche queste fritte. Può essere servito accompagnato da purè di piselli, altre verdure bollite, ketchup, salsa al curry o più semplicemente con una spruzzata di succo di limone.
La cosa per cui è diventato uno dei piatti più famosi al mondo deriva dalle numerose bancarelle, ristoranti take-away o fast food che negli ultimi anni si sono diffusi in Gran Bretagna e servono il “fish and chips” nella particolare carta assorbi-grasso. È molto comune, quindi, camminare per le strade delle città inglesi ed imbattersi in persone che mangiano pesce e patatine camminando.
La particolarità del “fish and chips” sta nella preparazione della pastella: c’è chi vi aggiunge la birra per rendere la frittura del pesce più dorata, chi magari una pizzico di qualche spezia in particolare, chi preferisce usare l’olio di semi chi quello d’oliva. Come sempre poi in cucina la tradizione della propria regione e la fantasia la fanno da padrone!
Alcune leggende metropolitane fanno risalire l’origine di questa ricetta al periodo della colonizzazione inglese, soprattutto all’incontro con la popolazione portoghese nel XVII e XVIII secolo ma non vi sono riscontri empirici di questa credenza.
Ma la versione più accreditata sull’origine del “Fish and Chips” in Inghilterra è quella secondo cui, pur essendo cucinato da intere generazioni, è diventato famoso soprattutto tra classi povere sulle coste settentrionali dell’isola a partire dal 1800, con lo sviluppo della pesca nel Mare del Nord.
Il “fish and chips” è un piatto molto diffuso anche nei paesi x-colonie dell’Impero Britannico del XIX secolo, ad esempio nord America, Australia e Nuova Zelanda.
Recentemente il “fish and chips” in Gran Bretagna costituisce il più comune piatto take-away e quello più consumato nei pub perché lega bene con la birra bionda ed è un piatto semplice e gustoso….magari non proprio dietetico!
