William Wordsworth

William Wordsworth è considerato il padre del movimento romantico e della corrente naturalista in Gran Bretagna. La sua opera “Lyrical Ballads” del 1798 – e soprattutto la "Ballata del vecchio marinaio" - è il manifesto del romanticismo inglese, a cui si ispirarono poeti e scrittori inglesi e internazionali.

Wordsworth nato in una famiglia umile, rimase presto orfano dei genitori e crebbe in giro per l’Europa insieme ai suoi amici e con pochi spiccioli in tasca. In questo periodo inizia ad avvicinarsi alla scrittura.

Wordsworth rinnova profondamente la poesia inglese, sia per quanto riguarda i contenuti che il linguaggio. Come afferma nell’introduzione della sua raccolta “Lyrical Ballads”, la poesia è lo “spontaneo fluire di potenti sensazioni, originate dall'emozione rivissuta in tranquillità”.

Wordsworth descrive la vita di tutti i giorni, la gente umile delle classi povere della società e tutto questo con il linguaggio della gente comune, senza fronzoli e figure retoriche.

Il culto della fanciullezza, vista come ingenuità e sincerità nei rapporti con gli uomini e con il mondo, sono i temi principali delle liriche di Wordsworth che esaltano soprattutto la natura e suggeriscono all’uomo come avvicinarsi allo stato di natura. La natura viene minuziosamente descritta e analizzata nelle sue opere, esaltata per la sua bellezza e perfezione, per l’equilibrio di tutte le sua diverse componenti.

La sottile sensibilità di Wordsworth, il suo trasporto nella scrittura e l’esaltazione del sentimento emergono dalla lettura delle sue ballate popolari che raccontano la vita quotidiana e si rivolgono a un vasto pubblico appartenente a tutte le classi sociali.

L’utilizzo del “blank verse” aiuta Wordsworth a raggiungere questo scopo: è un verso decasillabo che però non è rimato e perciò permette l’introduzione di parole dialettali, espressioni del linguaggio colloquiale nelle opere liriche e letterarie.

Tra le altre opere scritte da Wordsworth ricordiamo “Una passeggiata di sera” (An evening walk), “Scene descrittive” (Descriptive sketches), “Il preludio” (The prelude) poema autobiografico pubblicato postumo, il poema filosofico “Il recluso” (The recluse), le “Poesie in due volumi (Poems in two volumes,) tra cui ci sono le famose “Ode all'immortalità" (Ode to immortality), "Ode al dovere" (Ode to duty) e "La mietitrice solitaria" (The solitary reaper).