Giardino Botanico di Kew

Il “Giardino Botanico di Kew” si trova a Londra, sulla sponda sud del Tamigi, ed è uno dei più importanti centri al mondo per gli studi di botanica. Ospita oltre 80.000 diverse varietà di piente provenienti da tutto il mondo!

Costruito nel XVII secolo come parco esotico della Kew House (Kew è la zona di Londra dove sorge), il giardino fu creato da Lord Capel di Tewkesbury e successivamente ampliato dalla Principessa Augusta. Nei secoli è stato modificato e ingrandito numerose volte – basti pensare che in origine il parco si estendeva per 4 ettari mentre adesso sono circa 120!

Il “Giardino Botanico di Kew” comprende tre serre principali: la “Palm House” che ospita le piante tropicali, la “Temperate House” che ospita le specie che crescono nel clima temperato e poi, la più recente, la “Princess of Wales Conservatory” che si suddivide a sua volta in Dry Tropics per le piante che vivono in climi asciutti, e la Wet Tropics per le specie acquatiche.

Vi sono poi altre serre minori: Waterlily House, Evolution House, Alpine House e la Bonsai House.

Nei giardini c’è anche una Pagoda, molto famosa: costruita nel 1762, si compone di dieci piano ottagonali sovrapposti per un’altezza complessiva di circa 50 metri. Rappresenta un eccezionale esempio di architettura esotica in Gran Bretagna.

Nel “Museum N°1” è possibile vedere e capire l’importanza che hanno le piante per la vita della terra e dell’uomo, esplicata dalla mostra "Plants+People" attraverso l’esibizione di botanica economica, attrezzi, ornamenti, indumenti, cibo e medicine derivate dalle piante. Adiacente al museo vi è la “Marianne North Gallery”, pittrice inglese che girò il mondo per dipingere pinate, unico soggetto delle sue opere. Al momento la galleria ospita 832 dipinti.

Il “Giardino Botanico di Kew” raccoglie poi una raccolta incredibile di semi: ha una delle più importanti seedbanks a livello mondiale!

Per la bellezza e il valore delle piante qui collezioante, dal 2003 il “Giardino Botanico di Kew” è in lista per essere dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO come contributo prezioso allo studio delle piante. Come dargli torto!