Tate Modern Gallery
Il museo originario prendeva il nome di Tate Britain e risale al 1897 quando Sir Henry Tate, collezionista britannico, finanziò la costruzione di un museo per ospitare i dipinti e le opere di arte, soprattutto di età vittoriana, che nel corso degli anni i nobiluomini inglesi avevano donato alla National Gallery di Londra.
Dato il crescente numero di opere d’arte che facevano parte della galleria Tate Britain, fu divisa in Tate Modern Gallery che ospita le opere d’arte moderna, Tate Liverpool che si trova a Liverpool e Tate St Ives esposizione più innovativa ed educativa.
La Tate Modern Gallery si trova sulla riva meridionale del Tamigi, all’interno di quella che fino agli anni Cinquanta dello scorso secolo, era la centrale termoelettrica di Bankside (Bankside Power Station). Ristrutturati e adattati da geniali architetti svizzeri, i vecchi capannoni sono stati trasformati in una scenografica e suggestiva galleria d’arte moderna.
La Tate Modern Gallery è stata inaugurata il 12 maggio del 2000 alla presenza della Regina Elisabetta II.
L’edificio si compone di cinque piani. Entrando dalla vecchia sala delle turbine, al primo ci sono i negozi e veri servizi ristorativi, al secondo e al quarto vengono ospitate delle mostre temporanee, al terzo vi è la collezione vera e propria e al quinto un lussuoso ristorante panoramico.
La Tate Gallery ospita dipinti di Boccioni con le sue forme uniche e multiformi, i Lillà d’acqua di Monet, Donna in lacrime e i Tre Ballerini di Picasso, Matisse, Giacometti, Il Telefono aragosta di Dalì e poi Mondrian, Duchamp, Pollock, Rothko, Hamilton, Beckmann, ed è presente anche delle opere di Pop Art, con opere di Warhol e Lichtenstein e altri artisti moderni.
Tutti i dipinti sono organizzati secondo quattro grandi temi: storia, memoria e società; paesaggio, materia e ambiente; nudo, azione e corpo, e la sezione natura morta.
La Tate Modern Gallery nel primo anno di apertura è stata visitata da ben 5,2 milioni di visitatori: l’eccezionalità della sua collezione non passa inosservata…anche perché l’ingresso è gratuito!
